NON SMETTERE MAI DI SOGNARE

«Uomo dell'aria, ti colora col sangue le ore sontuose del tuo passaggio fra noi. I limiti esistono soltanto nell'anima di chi è a corto di sogni».
(P. Petit, Trattato di funambolismo, Ed. Ponte alle Grazie 1999)
Che sia un viaggio organizzato o una meta sconosciuta non smettere di sognare.
Ci sono molti modi di sognare, ad occhi aperti assorti nei propri pensieri o avvolti da un manto stellato, di fronte ad un'opera d'arte o un paesaggio naturalistico, immersi nel pozzo del dolore o appesi ad una fune o in una scialuppa di salvataggio.
L'importante è non smettere mai di sognare.
Non smettere mai di tenersi appesi alla fune anche se braccia e gambe sono troppo stanchi per resistere, o se dispersi al largo su una scialuppa non si vede terra, o se immersi nelle profondità della terra, perché siamo ancora vivi e abbiamo il dovere e il diritto di resistere e lottare contro ogni avversità.
Anche quando per via delle varie vicissitudini o scelte della vita abbiamo lasciato i nostri sogni chiusi in un cassetto, essi continuano ad esistere nel nostro inconscio, quel "lato" di noi sconosciuto e oscuro, che ogni giorno tenta di ricordarci che non abbiamo concluso il nostro compito sulla terra, che siamo vivi e che sta solamente a noi riprendere in mano il timone della nostra vita e affrontare forse il mare in tempesta, intraprendere nuovi viaggi verso mondi sconosciuti e riscoprire la bellezza di tornare a sognare e di tornare a vivere.
Piccola riflessione, sebbene molto si potrebbe ancora dire, vi lascio con una frase di un famoso artista francese, funambolo, mimo e giocoliere:
"Non possiamo vivere con le spalle curve e gli occhi bassi, rassegnandoci a una vita monotona. Abbiamo bisogno di guardare il cielo e le stelle, di sognare, inventare, improvvisare. La creatività ci è necessaria come l'aria" (Philippe Petit ).
Letizia Renzi