IL MOBBING

20.05.2025

Immagine tratta dal sito https://appmynet.it 

Azioni fisiche e/o verbali vessatorie, svalutazione, demansionamento e isolamento possono profondamente intaccare la salute mentale e fisica del soggetto, che non potendo e/o non sapendo come reagire accusa il colpo e si chiude in sé stesso trattenendo dentro di sé pensieri negativi, ruminazione, senso di impotenza, umiliazione, vergogna, bassa autostima, freezing mentale e fisico, che possono sfociare in ansia, depressione e attacchi di panico fino a costringere il soggetto al completo ritiro lavorativo e sociale.

Si parla velatamente di mobbing, un termine che in molti utilizzano ma che in pochi conoscono veramente e solo chi lo ha subito può veramente capire il suo significato profondo, avendo sperimentato le devastanti conseguenze a livello psicologico.

La persona si sente profondamente in colpa perché chi l'ha condotta fino al baratro gli ha fatto credere che è sua la responsabilità, per disattenzione, per pigrizia, per incapacità o solo per aver provato a differenziarsi dai colleghi mostrando il suo vero "io" con i suoi pregi e difetti, forse quei difetti o semplicemente quelle insicurezze che invece di essere trasformate in punti di forza personali e produttività lavorativa, chi ne aveva il potere ha fatto in modo di enfatizzarli e renderli un motivo di denigrazione, scoramento e senso di abbandono.

Il mobbing rappresenta una delle forme di disagio in ambito lavorativo ancora troppo spesso sottovalutato e sottostimato; l'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute ha stimato nel 2022 che il 22% dei lavoratori in Europa ha sperimentato episodi di mobbing o molestie; dal rapporto dell'ISTAT del 2023 si stima che il 14% dei lavoratori italiani ha dichiarato di aver subito comportamenti vessatori o umiliazioni sul posto di lavoro.

Tuttavia, nonostante la gravità del problema, molte vittime non denunciano il mobbing per la difficoltà di avere un'evidenza concreta, ma anche per la paura di ritorsioni.

Il termine mobbing è utilizzato per descrivere un comportamento deliberatamente vessatorio, con azioni ripetute e mirate a colpire una persona all'interno di un contesto lavorativo, ad esempio demansionandola e/o marginalizzandola.

Come accennato, a livello psicologico le conseguenze possono essere devastanti: i soggetti possono manifestare senso di smarrimento, difficoltà di concentrazione, diminuzione dell'autostima e perdita di fiducia nelle proprie capacità, nonché sviluppare stati d'ansia, attacchi di panico e depressione, disturbi psicosomatici, difficoltà nelle relazioni personali e isolamento sociale. Addirittura, gli effetti traumatici causati dal mobbing possono generare un vero e proprio disturbo post-traumatico da stress (PTSD).

Qualora, siate state vittime di mobbing, al di là della possibilità di dimostrarlo ed eventualmente denunciarlo, ciò che mi preme comunicarvi come psicologa è che esistono tecniche e strumenti di sostegno psicologico per aiutarvi a stare meglio e liberarvi dalle "catene" psichiche che vi tengono "bloccati", ad esempio attraverso:

  • la psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT), volta a supportare e aiutare la persona a riconoscere e modificare i pensieri negativi legati all'esperienza traumatica subita;
  • la terapia di gruppo, per la condivisione e il confronto con persone che hanno subito trattamenti simili e per ricevere il relativo supporto emotivo;
  • tecniche di gestione dello stress, quali ad esempio la Mindfulness con tecniche di rilassamento muscolare e respirazione volte alla riduzione dello stress correlato al lavoro.

Il primo passo è divenirne consapevoli, il secondo passo è voler trovare una soluzione, il terzo passo - qualora non riusciate a trovare la forza dentro di voi – è quello di rivolgervi a dei professionisti certificati in campo psicologico e psicoterapeutico che sapranno senz'altro aiutarvi affinché possiate ritrovare un nuovo equilibrio e un nuovo stato di salute psicofisica, perché possiate tornare a gustare il senso della vita con tutte le sue meravigliose sfaccettature.

Non abbiate paura e non vi arrendete, NON SIETE SOLI, SIETE CAPITI, afferrate l'Ancora di salvataggio che la vita vi sta offrendo e continuate a lottare, anche per chi questa lotta non può più portarla avanti. Siamo su questo pianeta terra per una ragione e per gustare di tutti i suoi "frutti"; perciò, decidete di rialzarvi e ritrovate un senso nella vostra vita, partendo dalle piccole cose di tutti i giorni: fate una passeggiata in un parco, fermatevi ad annusare un fiore, ad abbracciare un albero, ad assaporare un frutto, ad ascoltare buona musica, a guardare il cielo azzurro e di notte le stelle. Il resto verrà da sé.

                                                                                                                                                      Letizia Renzi

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